Pianeta dei Kree. Poco tempo fa.

Da una posizione privilegiata, Ronan l' Accusatore osserva scendere lentamente la cittadella di Attilan fino a toccare il suolo quasi con maestosità. È fatta, dunque, è riuscito a compiere ciò che si proponeva di fare fin da quando è entrato all' Accademia. Un sogno che si è trascinato per decenni, coinvolgendo molti suoi simili. Molto prima di diventare Accusatore, Ronan aveva visto Attilan come il suo obiettivo principale, il suo scopo di vita: un sentimento di gioia e trionfo gli pervade il cuore ora.
Gli altri Kree lo accerchiano, lo acclamano e non potrebbero fare diversamente: è il loro nuovo leader, quello che ridarà vita all' Impero. Ha giusto adocchiato il primo pianeta adatto, pronto ad essere conquistato. Ronan solleva allora verso il cielo l' Arma Universale, che brilla intensamente come a voler mostrare agli dei la potenza dell' Accusatore: Attilan è finalmente tornata al popolo kree e nessuno potrà più sottrarglielo.
Nessuno.

NEW ORDER
Parte 8: IT'S THE END OF THE WORLD AS WE KNOW IT (COME AL SOLITO)
di FABIO VOLINO

I Vendicatori creati da Stan Lee e Jack Kirby
Il Nuovo Ordine creato da Fabio Volino
Carlo Monni Supervisione
Mickey e Eriugena Consulenza e ispirazione
Stan Lee/Jack Kirby/Roy Thomas Imperatori

 

Everett Ross beve avidamente un bicchiere d'acqua. "Dolce sollievo" esclama infine.
"Finalmente ti sei ripreso, Ross" afferma Nikki Adams "Tipico di te rischiare di strozzarti prima della fine. Puoi terminare la tua storia ora".
"Ehi, Nikki, è quasi mezzanotte: che ne dici se rimandiamo a domani il tutto e ci dedichiamo anima e corpo, soprattutto corpo, ai nostri piaceri...".
"Non se ne parla affatto: prima concludi".
"Mi sa che qui facciamo l' alba".

HERE WE ARE, BORN TO BE KING, WITH THE PRINCES OF THE UNIVERSE

Pianeta dei Kree.

"Oggi cadrai, fratello, per la gloria dell' Impero Kree!" grida Rogan.
"Se speravi di farmi ridere, Rogan, hai fallito. Quasi non ti reggi in piedi e comunque la tua mazza non può competere con la mia Arma Universale. Ci sarebbe piuttosto da piangere per come ti sei ridotto così in basso".
"E invece no" interviene Beta Ray Bill "Chi ha il coraggio di ribellarsi ad una tirannia non è certo un uomo caduto in basso. Ma come mai ora indugi, Ronan? Come mai non ci deridi più? Hai forse paura?".
"Te lo ripeto, Beta Ray Bill: non ho alcun timore di te".
"E allora... dimostralo!" esclama l' eroe scagliandosi contro l' Accusatore. Rogan gli è subito dietro.

KO

Xandar.

Shatterax osserva il corpo inerme di Iron Man: sconfiggerlo non è stato così difficile, dopotutto. Stavolta tuttavia il terrestre ha usato delle tecniche di combattimento diverse rispetto a quelle del loro primo incontro, ma non gli sono servite comunque a nulla. In quel momento l' alieno ricorda un ordine di Ronan: se si entra in contatto con tecnologia bellica avveniristica, bisogna prenderne possesso. E, incredibile a dirsi da un kree rispetto ad un terrestre, la tecnologia dell' armatura di Iron Man è qualcosa di fenomenale.
Così Shatterax si avvicina all' eroe e si china per togliergli il visore. Ma in quel momento si emana un intenso bagliore, che acceca momentaneamente il guerriero kree. E prima che possa riprendersi, viene investito da una marea di raggi repulsori.
"Stupido alieno" lo apostrofa Eddie March. Dalla sua drammatica esperienza ad Olympia, l' uomo ha imparato alcune importanti lezioni ed ha preso delle precauzioni: grazie ad alcune migliorie apportate da Tony Stark, ora nessuno può più togliergli anche una sola parte dell' armatura senza la sua volontà. Nessuno lo metterà più in catene.
Shatterax in qualche modo riesce a sottrarsi alle scariche di Iron Man ed a ripartire all' attacco: ma dopo tutti i colpi ricevuti i suoi movimenti sono divenuti lenti e prevedibili. Eddie para un suo pugno, poi replica centrandolo al petto con un raggio: volano via pezzi di armatura. Da lì lo scaraventa con violenza al suolo, dove provvede a sparargli contro numerosi altri raggi repulsori. E Shatterax rimane infine immobile.
"Ed il grande Eddie March vince anche questo incontro" pensa l' ex pugile.

RITRARSI NEL PROPRIO BOZZOLO

Palazzo dei Vendicatori.

"Come procede, Fabian?" chiede Hank Pym entrando nel laboratorio ed osservando il bozzolo contenente al suo interno Lei.
"La situazione si è mantenuta stabile" risponde Stankowicz.
Lo scienziato si avvicina allora al bozzolo, esaminandolo in ogni sua parte. Poi... "No, a quanto pare c'è stato un progresso: si è creata un' altra crepa. Se continua così, la mia è una stima approssimativa, tra un paio di settimane si schiuderà del tutto... e ci rivelerà cosa è accaduto".
Ma la mente dello scienziato pensa ad altro: alla scoperta della relazione tra Jan e Visione, a come ha malamente reagito nei loro confronti, alle parole della sua ex moglie. Oggi, con pochi e stupidi gesti, potrebbe aver rovinato tutto. Deve calmarsi, riflettere un po'. Per ora penserà solo ai suoi esperimenti ed a nient'altro. Per ora.

AVVERTO STRANE VIBRAZIONI

Xandar.

"Ed ora che abbiamo sconfitto i terrestri in battaglia" dichiara Commando "Dobbiamo solo ucciderli".
Ma qualcosa vanifica il suo intento: improvvisamente delle forti vibrazioni scuotono il suolo e fanno perdere l' equilibrio ai tre kree.
"Ma cosa..." inizia Ultimus.
"Siete degli sprovveduti" lo sorprende Vibraxas colpendolo con un potente calcio al volto, mentre le vibrazioni cessano "Noi della Fantastic Force abbiamo affrontato e battuto gente ben più tosta di voi. E pensavate davvero di poter sconfiggere un' eterna ed un deviante?".
Mentre Ultimus indietreggia, Huntara lo raggiunge e con pochi colpi della sua staffa lo mette ko.
"Ma allora era tutta una finta" comprende Commando. E non appena ha realizzato ciò, viene sorpreso da due raffiche emesse da Laser.
Supremor si rivela l' osso più duro e per lunghi istanti gli eroi non hanno la meglio su di lui. Ma improvvisamente l' alieno viene colto alla schiena da un lancinante dolore. Il dolore provocato dai raggi repulsori di Iron Man. Ed anche l' ultimo kree, prostrato dalla lunga contesa, crolla al suolo. Poi Eddie March scaraventa l' inerme Shatterax in mezzo ai suoi compagni.
"Conosco un posto dove se ne staranno buoni sino al termine della crisi" dice Huntara aprendo un portale "N'Kano, Iron Man, aiutatemi".
I quattro alieni vengono trascinati oltre il portale e, alcuni minuti dopo, Mary Alvarez e gli altri sono di ritorno.
"Li hai portati dove penso io?" chiede Laser.
"Sì. Altroquando" conferma Huntara "Saranno graditi ospiti delle prigioni".
"Ora sbrighiamoci, però" esorta Eddie March "Ci sono altre persone che hanno bisogno del nostro aiuto".

UNA MINERVA NON FA ATENA

Pianeta dei Kree.

Crystal arriva davanti ad una porta che introduce ad un laboratorio e, attraverso uno spiraglio, vede una scena che le gela il sangue nelle vene: sua figlia, in una vasca di privazione sensoriale, con numerosi cavi attaccati al suo esile corpo.
"Luna!" grida, fiondandosi dentro.
Rapidamente si avvicina, non notando nella foga alle sue spalle la dottoressa Minerva che si prepara a piantarle nel collo una siringa contenente un potentissimo e letale veleno. Sta per calare l' insolita arma quando una parete della sala dapprima viene crepata, poi crolla. Con agilità e velocità, Crystal riesce ad evitare le macerie, Minerva invece non è così fortunata e rimane seppellita.
Poi irrompe Everett Ross. "Fate largo!" esclama "Questi sparano di brutto".
Dietro di lui l' inumana nota alcuni kree e subito utilizza i suoi poteri di controllo sui quattro elementi della natura per dare vita ad una piccola tromba d' aria che mette rapidamente gli alieni fuori gioco. Infine può finalmente liberare Luna e riabbracciarla, anche se lei è ancora incosciente.
"Che roba" commenta Everett "Non correvo così dai tempi di Clinton, quelle sì che erano belle fughe. Vedo che abbiamo ritrovato la bambina, dunque possiamo andare".
I tre stanno per uscire dalla sala quando la dottoressa Minerva si libera delle macerie e con un balzo sta per avventarsi contro Crystal. Il caso vuole che proprio in quel momento Luna riprenda i sensi ed urli:"No!".
Poi non è ben chiaro cosa accade, si capisce solo che un momento dopo la scienziata kree è riversa svenuta sul pavimento. Everett si guarda attorno confuso, mentre Crystal osserva il volto impassibile di sua figlia. È vero, dunque, ci sono dei poteri latenti dentro Luna, poteri che un giorno verranno pienamente alla luce. Il Collezionista aveva ragione... purtroppo.

INTERMEZZO INESISTENTE

Dimensione delle Manifestazioni.

Cose come i sentimenti, le sensazioni, sono un qualcosa di estraneo per le entità concettuali. Eppure qualcuno definirebbe il loro attuale silenzio come un sintomo di incertezza, di dubbio... forse di paura? Un silenzio dettato dall' ultima affermazione del Tribunale Vivente, un essere che un tempo non avrebbe esitato ad annientare l' universo solo perchè era stato tagliato un ciuffo di capelli. Secondo il suo insindacabile giudizio, la minaccia rilevata da Uatu l' Osservatore, la minaccia che ha nome Oort e che nemmeno Galactus ha voluto fermare è fuori dalla sua giurisdizione. Evento più unico che raro.
"Questo cosa significa?" chiede Infinito.
"NON VI SONO SIGNIFICATI NASCOSTI DIETRO LA MIA ULTIMA AFFERMAZIONE" afferma il Tribunale Vivente "È QUELLO CHE HO DETTO. INESISTENTE, TI ESORTO AD INDAGARE SU QUELL'ESSERE". È una delle poche volte in cui la massima autorità giudicante del Multiverso non dà ordini.
L' Inesistente annuisce: questo misterioso essere che solo lui riesce ad individuare gli dà da pensare, lo fa quasi sentire in sintonia. Forse da lui potrà comprendere il senso della sua esistenza. Perchè come può esistere qualcosa di Inesistente?
"Non dovremmo anche noi..." inizia Eternità.
"NO!" prorompe il Tribunale "VI PROIBISCO DI ANDARE INCONTRO A QUELL'ESSERE O DI INTERFERIRE CON LE SUE AZIONI IN MODO DIRETTO". Una delle sue facce è coperta da un velo, guarda il futuro: e c'è solo un' eterna oscurità per ora.
Lentamente, le entità radunatesi si ritirano e spariscono alla vista. Rimane infine solo Uatu, lui ed il suo giuramento di non interferenza. Non deve interferire con quella che appare come la probabile fine di tutto.

FIGHTING TO SURVIVE IN A WORLD WITH THE DARKNESS POWER

Pianeta dei Kree.

Beta Ray Bill cala Stormbreaker, ma Ronan la intercetta con la sua Arma Universale, poi col braccio libero afferra la mano di suo fratello, prima che costui possa colpirlo con la sua mazza, e lo scaraventa via. L' altro suo contendente usa a sua volta la mano libera per colpirlo al volto: l' impatto è violento e l' Accusatore perde l' equilibrio, cadendo a terra. Solo la sua prontezza di riflessi gli impedisce di essere poi centrato in pieno da una raffica energetica emessa da Beta Ray Bill. Rialzandosi, Ronan carica a testa bassa e prende in pieno petto l' alieno, colpendolo poi al mento con la sua mazza.
Ma la gioia è di breve durata in quanto subito dopo un tremendo dolore si propaga lungo la sua schiena. "Rogan, sei un vigliacco" esclama "Attaccare alle spalle...".
Ma suo fratello non gli presta ascolto e prova ancora a colpirlo: ancora una volta, tuttavia, la velocità e l' agilità sono a favore di Ronan e, dopo alcune parate, il suo contendente prova il dubbio piacere di ricevere l' Arma Universale in pieno petto. Cadendo a terra tra spasmi di dolore, Rogan si rammarica per essere riuscito a fare così poco.
Poi un bagliore attornia l' Arma Universale. "Questa è la tua giusta punizione, fratello" dice l' Accusatore.
Ma la raffica non viene emanata in quanto in quel momento qualcuno dà una violenta spallata a Ronan, che rotola via. "Cosa ci vuole per liberarsi di te, Beta Ray Bill?" esclama un esasperato Accusatore.
"Nulla di quello che hai mi piegherà. Ho passato una vita intera a proteggere il mio popolo da esseri come te e sono sempre rimasto in piedi".
Ronan non può replicare poichè subito dopo un pugno scagliato a gran velocità lo coglie al volto, seguito a ruota da una raffica energetica parata con fatica dalla sua mazza.
"Anche noi non siamo così facili da abbattere, Ronan" afferma Photon, con accanto a sé Quicksilver.

UN OSCURO SCRUTARE

Buio, buio e ancora buio. Solo questo ora esiste per Richard Rider. Ha ricordi confusi di quello che è accaduto negli ultimi minuti: era su Xandar, ad affrontare i Kree, quando un robot lo aveva attaccato e schiacciato.
Dunque è questo l' aldilà? Ha un aspetto davvero strano, se lo aspettava diverso. Ma forse... sì, lì in fondo c'è una luce, un nuovo mondo. Ed invece no, è una persona, è...
"Rhomann Dey?".
L' ex centurione si volta verso il suo prescelto:"Cosa ci fai tu qui? Ti avevo dato il potere ed il compito di proteggere Xandar".
"Sono stato sconfitto" spiega Nova.
"Impossibile: sei una persona speciale e puoi ancora farcela. Sei in questo momento su una sorta di linea di confine: puoi ancora tornare indietro. È un tuo dovere".
"Dovere?".
"Sì: per Xandar e la sua regina. O lo hai forse dimenticato? Non farmi pentire della mia scelta. Torna da chi ha ancora bisogno di te, non è ancora giunto il tuo tempo".
"Come posso farlo?".
"Semplicemente... volendolo".

"Solleva il piede, Sentry 459" ordina Korath. Il robot esegue prontamente, sotto vi è un Nova pesto e logoro. "Ah, non ha poi offerto questa gran resistenza. Quasi certamente è morto, ma per esserne definitivamente certi...".
L' alieno estrae un' arma e si prepara a far fuoco, ma in quel momento gli occhi di Richard Rider si riaprono.
"No, non mi arrenderò. Non mi arrenderò!". E così gridando riparte alla carica, perforando il petto metallico di Sentry 459.
Korath è sconvolto: come fa questo terrestre ad essere ancora così scattante? Quale enigmatica forza lo guida? Il kree non può trovare risposta a queste domande, può solo osservare mentre Nova mozza la testa del robot Sentry. Dal foro sprizzano scintille, infine l' essere cade a terra con un pesante tonfo.
Korath non sa come reagire e prova a scappare, ma Richard Rider lo raggiunge prontamente, lo solleva in aria, gli sferra un pugno, infine lo scaraventa al suolo. "Ecco ciò che gli inermi terrestri hanno da offrire" esclama Nova.

ECOGRAFIA MISTICA

Palazzo dei Vendicatori.

"Ecco, Wanda, adagiati pure qui" invita Jane Foster.
Scarlet, aiutata da Simon Williams, fa quanto chiesto. "È normale che senta già il peso del bambino?" chiede "Non mi era capitato con la precedente gravidanza".
"Sei oltre il terzo mese, può capitare" spiega la dottoressa "Anche se, lo ammetto, è abbastanza raro". Poi scopre la pancia prominente dell' eroina e vi adagia una materia gelatinosa. "Immagino sappiate cosa accadrà ora: con questo macchinario analizzerò il tuo grembo, Wanda, e su questo schermo vedrete il bambino o la bambina. Siete pronti?".
Sia Scarlet che Wonder Man annuiscono. Allora Jane posa uno speciale stetoscopio sullo stomaco di Wanda Maximoff ed inizia a sondare. Subito il bambino appare visibile e l' eroina fatica a trattenere un moto di gioia.
Dopo qualche istante, Simon si azzarda a chiedere:"Ci sono problemi? Malformazioni di qualche tipo?".
"Per quanto riesco a vedere, no" risponde Jane "Le letture ci daranno la risposta definitiva, ma non credo che avremo sorprese".
"Ed il sesso?" chiede Wanda.
"Spostiamoci un po' e... ah, ecco qui. Ecco il suo... segno distintivo".
"È un maschio, dunque".
"Wanda, non trovi che sia meraviglioso?" chiede Wonder Man.
"Sì, Simon. È davvero splendido".
Sembra così normale, così simile a tanti altri nascituri. Eppure non è così: questo bambino ha poteri speciali, forse letali. Chissà se l' amore dei suoi genitori lo aiuterà a mitigarli.

FRATELLO MIO, NEMICO MIO (ORIGINALE, EH?)

Attilan.

Freccia Nera, Ahura, Triton e Joey avanzano quasi con maestosità, sconfiggendo con facilità i Kree che si parano loro davanti. Durante il tragitto incrociano anche qualche loro simile e qualcuno si inchina di fronte al loro passaggio: non è solo Tonaja a coltivare dei dubbi.
Giungono infine nella sala del trono, dove trovano Maximus che sta tormentando la più recente generazione di Inumani sottoposti alle nebbie terrigene.
"Fratello!" esclama Maximus, mentre un intimorito Carthus indietreggia "Dunque hai voluto unirti anche tu alla festa. Pecato che tu sia un ospite indesiderato, insieme ai tuoi altri compari. Miei Inumani, uccideteli!".
L' ordine è espresso in modo netto, imperioso, eppure qualcosa impedisce ai sottoposti di Maximus di muoversi. "Cosa fate lì impalati?" esclama il Pazzo "Muovetevi!". Ma ancora niente. "Perchè..." inizia Maximus prima di capire.
C'è un' aura attorno al corpo di Ahura, un' aura che sta contrastando la sua coercizione. "Non ti permettere, ragazzino!" urla. Ma Maximus può fare ben poco e lo comprende quando vede una scarica elettrica sulle antenne di suo fratello. "No, aspetta, ti prego: non ho fatto nulla di male".
Gli altri Inumani radunatisi osservano con curiosità la scena: se Maximus è un protetto degli dei, perchè non intervengono in suo soccorso? E perchè Carthus ha deciso di fuggire?
"È una bugia" afferma allora Joey, come se avesse letto loro nel pensiero "Tutto quello che vi hanno detto i Kree è solo una menzogna: non sono i vostri dei e Freccia Nera è il vostro giusto sovrano. Lui, non suo fratello o Ronan". Nessuno osa controbattere.
Nel frattempo Maximus barcolla sempre più, basterebbe un nulla per sconfiggerlo. E puntualmente arriva: Puppy, l' altro cane degli Inumani, balza contro di lui, azzannandolo ad un braccio. Il fratello di Freccia Nera grida di dolore e perde la concentrazione, liberando così i giovani Inumani.
"Ora, Nahrees!" esorta Tonaja "Colpiscilo!".
Lei non si fa pregare e con una scarica elettrica spedisce Maximus dritto contro una parete. Blackagar Boltagon gli è subito accanto.
D'improvviso Maximus si rialza e lo abbranca:"Ti prego, fratello mio, non lasciare che mi facciano ancora del male. Ronan mi ha costretto, è un essere spietato. Mettimi in un luogo sicuro".
Freccia Nera lo osserva, poi scuote la testa sconsolato, infine lo affida alle cure di Triton: ora non è più un pericolo.
"Sì, nelle prigioni" esclama il Pazzo "È il luogo che mi merito".
Dopo che Triton e Maximus sono andati via, ancora sotto lo sguardo curioso e incerto degli Inumani, Joey si avvicina:"Freccia Nera, dov'è finito tuo figlio? È come svanito nel nulla".

WE ARE THE CHAMPIONS (DOPPIAMENTE ORIGINALE!)

Xandar.

Il Fante di Cuori continua a contrastare con efficacia gli attacchi dell' esercito kree, tuttavia gli Xandariani non sono altrettanto abili e rischiano di avere la peggio. Ma in loro soccorso giungono prontamente Vibraxas, Laser, Huntara, Iron Man, Kro e Thena. Tuttavia nemmeno loro sono sufficienti a contenere la fiumana dell' armata kree. Finché...
"Guardate!" esclama uno xandariano indicando in alto.
È apparsa una navicella e dalle fattezze non sembra affatto appartenere ai Kree. Adora è la prima a riconoscerla:"È nostra! È quella che ospita i nostri Campioni!".
Ed in risposta dal mezzo fuoriescono Comet, Crimebuster, Nova Primo, Powerhouse e Protector, i quali si gettano immediatamente in battaglia.
"Dunque siete ancora vivi!" esclama Adora "Iniziavamo a temere il peggio".
"Stai tranquilla, mia regina" afferma Comet "Non siamo così ingenui da cascare in una trappola tesaci dai Kree".
Le sorti della battaglia si capovolgono rapidamente e la bilancia inizia a pendere a favore degli Xandariani. Ad un tratto, tra costoro ed i Kree in ritirata, si crea come una spaccatura: ed è qui che atterra Nova, tra le sue mani Korath.
"Le vostre armi sono state distrutte" dichiara Richard Rider, il cui arrivo ha portato ad un innaturale silenzio "Ed il vostro non più impavido leader è stato sconfitto. È meglio per voi se abbandonate subito Xandar e non vi fate mai più ritorno. Diversamente... saremo qui ad aspettarvi". E detto questo scaraventa Korath ai piedi dei suoi soldati.
L' esercito invasore rimane per alcuni istanti in silenzio, attonito, ripensando alle parole di Ronan secondo cui questo sarebbe stato un pianeta facile da conquistare. Non lo è stato affatto e non hanno più alcuna fiducia nell' Accusatore: i terrestri lo hanno sempre sconfitto, lo hanno fatto anche adesso. E così, all' inizio lentamente poi in modo sempre più affrettato, i Kree abbandonano Xandar a bordo delle loro astronavi. Mentre osserva il pianeta dal suo mezzo, Korath continua a chiedersi quale forza abbia guidato Nova: sembrava davvero spacciato.
Solo quando l' ultima nave è sparita alla vista, gli Xandariani si lasciano andare ad un urlo collettivo di gioia.

STARK & SON

Palazzo dei Vendicatori.

"Mr. Stark?" chiama Edna Rottenmeier.
Lui si volta:"Sì, mi dica pure".
L' assistente sociale rovista tra i suoi appunti:"Volevo solo riferirle l' esito della mia indagine. Formalmente non è del tutto corretto, ma ritengo doveroso che lei sappia. Dunque, in seguito agli accertamenti da me effettuati, alle interviste da me raccolte e ad alcune analisi, sono giunta alla conclusione che...". Tony trattiene il respiro. "... Che lei è il padre migliore che un bambino possa desiderare" dice infine la donna con un sorriso.
Anche i tratti del volto di Tony si distendono e tende la mano:"La ringrazio".
Edna Rottenmeier gliela stringe:"Sono io che devo ringraziare lei per avermi fatto aprire gli occhi. Ora trasmetterò subito la mia relazione all' ufficio competente. Lei invece pensi a fare ciò che sa fare al meglio: il padre... e l' eroe".
Tony ringrazia un' ultima volta l' assistente sociale mentre l' accompagna all' uscita. Poi compone freneticamente un numero sul cellulare. "Ciao, Pepper, sono io. Sì, è andato tutto bene. C'è Andy? Passamelo, per favore".

COME SMANTELLARE UN IMPERO ATOMICO

Pianeta dei Kree.

"Ti offriamo una possibilità, Ronan" dice Photon.
"Una possibilità?" esclama incredulo l' Accusatore.
"Sì, arrenditi e consegnaci spontaneamente la tua Arma Universale. Diversamente, te la toglieremo noi entro pochi secondi".
Ronan ride:"Sei pazza, donna? Pensi davvero che...".
"Vai pure, Pietro".
Prima che l' Accusatore possa accorgersene o approntare una difesa, già decine di pugni l'hanno colpito ed indebolito.
"Lascialo a me, marito mio".
Crystal, una madre piena di rabbia, che manifesta attraverso delle alte fiamme che circondano Ronan: costui si tuffa per sfuggire alla letale trappola, ma non può evitare che alcune bruciature compaiano sul suo corpo. Non fa in tempo a rialzarsi che Photon lancia contro di lui una raffica energetica, proiettandolo all' indietro di svariati metri.
Lì l' Accusatore ha come un moto di orgoglio: non deve farsi sconfiggere da dei terrestri. Dunque con un urlo di rabbia si rialza e riparte all' attacco, vedendo però venirgli contemporaneamente incontro suo fratello. C'è qualcosa nello sguardo di Rogan, qualcosa che non ha mai visto prima d'ora, ed esita. Rogan ne approfitta e lo sorprende colpendolo con la sua mazza: l' impatto è talmente violento che Ronan perde la presa sull' Arma Universale, la quale vola via lontano da lui. Ma da dove trae suo fratello tutta questa forza? è il suo pensiero. Una forza che gli fa subire un altro colpo, che lo scaraventa nuovamente a terra. Qui prova ancora a rialzarsi, imperterrito:"No, la mia mazza..." inizia.
Poi Beta Ray Bill precipita su di lui ed è la fine di tutti i suoi sogni di dominio. "E finalmente taci" dice l' alieno.
Nella concitazione della battaglia, gli eroi non si sono accorti che altri hanno assistito alla scena: i Kree. Ed ora esitano, incerti sul da farsi.

UN TIZIO IPERZELANTE

New Jersey.

Una anziana donna sta passeggiando, persa nei suoi pensieri, e così non nota un uomo che giunge come un fulmine dietro di lei e la scippa della sua borsetta. La donna cade a terra rovinosamente per la spinta ricevuta, ma ha la forza per esclamare:"Aiuto, al ladro!".
E l' aiuto arriva, anche se da una persona inaspettata: mentre fugge, lo scippatore va a sbattere contro quello che, per la sua durezza, sembrerebbe un muro. Molto più semplicemente è Bloodaxe.
"Hai fatto del male ad una persona innocente" afferma. E senza aggiungere altro gli sottrae la borsetta ed agita la sua ascia... tagliando in due il malcapitato scippatore!
Bloodaxe poi riporta il maltolto alla legittima proprietaria, che però prima urla poi sviene. Il misterioso essere allora le posa accanto la borsetta e si allontana in volo. "Mi domando cosa avesse da gridare tanto" pensa.

LA FINE DI CARTHUS

Attilan.

Il leader spirituale degli Inumani corre a perdifiato, per sfuggire al suo inseguitore: non si aspettava un simile livello di potere, deve cercare protezione da Ronan. Ma ogni sua speranza di salvezza crolla quando si ritrova di fronte ad Ahura, librato in aria e con un' accecante aura attorno a sé.
"Hai contaminato il mio popolo con le tue eresie" afferma il figlio di Freccia Nera "C'è bisogno di una totale purificazione".
"No, aspetta..." inizia il sacerdote prima che un globo bianco lo investa, riducendolo in cenere.
Alcuni Inumani hanno assistito alla scena ed ora sono immobili, pietrificati dal terrore. Quando Ahura volge lo sguardo verso di loro, tuttavia, non perdono tempo a prostrarsi di fronte a lui.
"Ti chiediamo umilmente scusa per non aver creduto in te" dice Timberius "È evidente che sei tu il vero messaggero degli dei, il nostro leader spirituale".
"Leader spirituale, sì" mormora compiaciuto Ahura "Sono il vostro nuovo leader spirituale e grazie a me arriveremo a nuove vette di gloria".

ADORA(BILE)

Xandar.

La battaglia è terminata e giunge il momento degli addii. Per uno degli eroi sono forse più dolorosi del previsto.
"Ti ringrazio per tutto l' aiuto che ci hai fornito, Centurione" dice Adora "Senza di te ed i tuoi alleati non ce l' avremmo fatta".
"Cosa farete ora?" chiede Richard Rider.
"Abbiamo attraversato periodi peggiori di questo, ne siamo sempre usciti. Ricostruiremo i palazzi distrutti in poco tempo e torneremo all' antico splendore".
"Perdonami, Nova" interviene il Fante di Cuori "Ma forse è meglio se ci rechiamo sul pianeta dei Kree per vedere se gli altri nostri compagni hanno bisogno di noi".
"Sì, giusto. Regina, devo partire".
"Centurione, spero che questa esperienza abbia quantomeno appianato il tuo astio nei nostri confronti".
"Credo che solo il tempo potrà dirlo. Ah, una cosa su Rhomann Dey...".
"Sì?".
"È stato lui a farci trionfare".
Poi Huntara apre un portale con la sua ascia, che viene oltrepassato dagli eroi. Mentre la reggente di Xandar si interroga sulle ultime parole pronunciate dal Centurione.

LA NON RINASCITA DEL NON IMPERO KREE

Pianeta dei Kree.

Rogan si avvicina ai suoi simili, sollevando in aria la sua mazza:"Osservate quello che si definiva il vostro leader" dice indicando suo fratello "È stato sconfitto in pochi minuti. Osservate colui che stava pervertendo i nostri ideali, gli ideali del nostro glorioso impero. Osservatelo e rinnegatelo: perchè da oggi bisogna cambiare drasticamente. Possiamo tornare alla nostra antica gloria, ma non commettendo gli stessi errori di un tempo. Errori che hanno fatto sì che il 90% del nostro popolo venisse sterminato senza una vera ragione. Io vi conosco tutti e so che avete perso delle persone a voi care in quel fatale giorno: ed è proprio in nome dei vostri genitori, delle vostre mogli e dei vostri figli perduti che vi esorto a voltare pagina".
"E ci guiderai tu?" chiede un suo compagno.
"No, la vostra strada dovete costruirvela da soli. Così tra alcuni mesi, anni, decenni, non importa quanto ma arriverà questo tempo, potremo riunirci per ricostruire l' Impero Kree dalle fondamenta".
"Le nostre sono due culture diverse" interviene Photon "Ma credo ci sia una cosa che ci accomuna: ed è che quando per secoli si continua a fare la guerra, alla fine ci si stanca. Ci si stanca del dolore, della carestia, della crudeltà. Ci si stanca delle morti. Se voi ritenete che sia ancora giusto per il vostro popolo continuare a fare la guerra, allora andate pure avanti lungo il sentiero di autodistruzione che Ronan e la Suprema Intelligenza hanno preparato per voi. Oppure... Oppure cambiate, come ha detto Rogan".
I Kree si guardano l' un l' altro, per svariati minuti. Poi gettano a terra le loro armi e salgono a bordo delle loro navicelle, allontanandosi nello spazio aperto.

TROPPO TARDI

New Jersey.

"Mi racconti nuovamente tutto, agente Denti".
"Ma gliel'ho già detto, signor... Thunderstrike. È comparso questo tizio enorme, con in mano una altrettanto enorme ascia, il quale ha tagliato in due un malcapitato scippatore".
"E dalla descrizione che ne ha fatto la testimone" continua l' eroe "Non ci si può sbagliare sulla sua identità: era Bloodaxe".
"Negli archivi del FBSA ci sono i resoconti di una lunga faida tra di voi".
"La verità è un po' diversa, ma non cambia la sostanza: io e lui siamo nuovamente in lotta. E speriamo che stavolta l' esito finale dello scontro sia differente".

INCORONAZIONI

Attilan.

"Mio fratello Ronan vi ha ingannato" dice Rogan agli Inumani radunatisi "Noi Kree non siamo messaggeri degli dei. Anzi, con le azioni dei nostri ultimi anni probabilmente adesso i nostri dei ci hanno ripudiato. Dunque siete liberi di compiere le vostre scelte, senza sottostare a nessuno".
È solo la conferma definitiva a quello che gli Inumani già sospettavano e dunque c'è solo il silenzio ad accoglierla. Che perdura fino a quando Joey grida:"Freccia Nera di nuovo re!".
A lui fanno eco Tonaja, Nahrees e tutti gli altri giovani del popolo. Finché diviene una esclamazione collettiva. Blackagar Boltagon allora alza le mani per invitare tutti al silenzio: viene prontamente accontentato. Poi annuisce, in segno di accettazione. Ed il grido collettivo ricomincia.
Poco dopo giunge Ahura, seguito a ruota da Timberius. Attorno al corpo del ragazzo c'è ancora un' aura luminosa che crea stupore nei presenti. "Le mie felicitazioni, padre" si complimenta Ahura "Credo che, come primo atto ufficiale della tua nuova reggenza, sia doveroso eleggermi nuovo leader spirituale in sostituzione di Carthus. Ho già dimostrato di essere meritevole di questo titolo".
"Sì, è così" annuisce vigorosamente Timberius "Ha svelato l' eresia di Carthus e ci ha mostrato la verità".
Tutti si voltano a guardare Freccia Nera, ad aspettare la sua decisione. Lui sa che può prenderne solo una per il momento: dunque dà il suo assenso. Ma non l' ha fatto per rispetto, accondiscendenza o approvazione: l' ha fatto per paura. È un brutto presagio quando un padre inizia a temere il proprio figlio.
Ma dovrà preoccuparsene in un altro momento, ora ha un' ultima cosa da fare. Così si avvicina a suo figlio e a gesti gli fa capire cosa vuole.
"Concordo con te, padre" afferma Ahura, che poi si rivolge ai suoi simili "Popolo, vi chiediamo se volete che Attilan torni sulla Terra. Io vi invito a dire di sì: è su quel pianeta che realizzeremo il nostro destino".
Di fronte a questa esortazione, tutti si dichiarano d' accordo.
"Vi auguro buona fortuna" interviene Rogan "E vi chiedo nuovamente scusa per il male che la mia razza vi ha inflitto".
"Accettiamo le tue scuse, valoroso guerriero" dice Ahura "E confidiamo che farai di tutto perchè cose del genere non debbano più ripetersi. Padre, hai in mente un luogo particolare dove piazzare Attilan?".
Freccia Nera annuisce.

DUE AMICI

REvolution.

"Allora, è stata proprio una giornata campale, eh Tony?" esclama James Rhodes.
"Puoi dirlo forte. Spero che ora il destino voglia andarci più leggero con me".
"Non ci conterei troppo".
"E tu? Ancora a parlare con William Baker?".
"Sì. Oggi ho scoperto alcuni aspetti di lui che non immaginavo. Possiede una profondità d' animo maggiore di quanto finora eravamo soliti credere".
"È un bene che tu stia legando con lui. Gli farà bene coltivare una vera amicizia".
"Però lui è amico di War Machine, non di Jim Rhodes. Non lo trovi un po' strano?".
"No, amico mio. Perchè sotto la corazza il cuore generoso che batte è lo stesso".
"Ehi, sei in vena poetica oggi, Tony".
"Sono sollevato, ecco tutto: un mio problema si è risolto. Almeno uno. Ora se riuscissi a capire cosa fare con le mie ex... Incredibile, è un periodo questo in cui ruotano tutte intorno alla mia vita".
"Già. Ma la cosa veramente incredibile è che non hanno niente di meglio da fare".
"Ah ah ah" ride fintamente Stark "Sto morendo dalle risate. Oh, come sto morendo dalle risate".
"Ma allora ce l'avete tutti con me" esclama Rhodey.

UNA TREMENDA MAZZATA

Pianeta dei Kree.

"Grazie per il vostro aiuto, eroi della Terra" dice Rogan "Non so se questa tregua temporanea sancirà un cambiamento nei rapporti tra le nostre due razze, ma personalmente lotterò perchè questo avvenga. Ora aspetto il ritorno del contingente da Xandar, per valutare bene qual è la situazione".
"C'è un ultimo favore che dobbiamo chiederti" afferma Photon. Come in risposta a queste sue parole, si apre un portale spaziale da cui escono Huntara e Capitan Atlas. "Ecco, vi restituiamo uno dei vostri. In cambio... vorremmo l' Arma Universale".
"Non ascoltarli, Rogan!" grida Ronan dalla speciale prigione in cui è stato confinato "La useranno per ingannarci e distruggerci".
"Zitto tu!" tuona suo fratello "La domanda però è legittima: per cosa la userete?".
"È un arma troppo potente perchè gli sia concesso di esistere o spargere altra distruzione" spiega Monica Rambeau "Noi vogliamo invece distruggere o al limite contenere il suo potenziale".
"E credete di essere in grado di farlo?".
"Sì" conferma con decisione Photon.
Rogan ci pensa qualche secondo, poi consegna l' Arma Universale.
"Ti pentirai di questa scelta, fratello" minaccia Ronan "Te ne pentirai amaramente".
"Tu pensa piuttosto alle accuse di cui dovrai rispondere a Lilandra e agli Shi'Ar".
"Hai fatto la scelta giusta" lo rassicura Quicksilver. Intanto, Monica si porta in disparte e prende la sua communicard:"Visione, che mi dici dei sistemi informatici di questo pianeta?".
"Li ho attentamente analizzati" afferma il sintezoide "Ronan aveva downloadato parte dei dati contenuti nella sua Arma. Ho provveduto a cancellare definitivamente quei dati tramite un virus. Quei dati non sono stati trasmessi a nessun altro terminale".
"Ma per essere più sicuri noi quei computer ora li distruggeremo".
In quel momento arriva Ahura e riferisce dell' ultima decisione presa dagli Inumani.
"Huntara, sei in grado di creare un portale così grande da farci passare una città?" chiede Vibraxas.
"Sì, se qualcuno mi aiuta" conferma Mary Alvarez. Dunque si rivolge a Iron Man:"Portami in aria. Abbiamo un lavoro da compiere".

(RE)VISIONE

Palazzo dei Vendicatori. Stanza di Wasp.

Visione entra e dice:"Stanno per arrivare".
La donna interrompe la sua meditazione:"Freccia Nera vuole davvero collocare Attilan in...".
"Sì" la interrompe il sintezoide "Possiamo dichiararci fieri di questo. Hai visto, Jan? Siamo riusciti nel nostro obiettivo senza infrangere la legge, senza deludere dei nostri alleati, senza adottare un atteggiamento autoritario. Andrà tutto bene".
"È la prova che abbiamo fatto bene a fidarci di te".
Viz le si avvicina e la abbraccia:"Volerti bene: un gesto decisamente irrazionale".
"Direi piuttosto un gesto decisamente umano" replica Jan. Lei però non replica alla stretta e si limita a tenere le mani distese lungo i fianchi.

IL PAESE DEI BALOCCHI

Slorenia.

Yaphet Mausen e tutti gli altri abitanti di questa rinata nazione si bloccano quando vedono comparire in alto nel cielo un enorme cerchio bianco.
"Cosa succede?" chiede lo scrittore.
"Nuovi arrivi" spiega Atlas.
E subito dopo una cittadella emerge da quel cerchio: Attilan. Attorno ad essa, librati in volo come angeli in contemplazione, alcuni Inumani. La cittadella scende lentamente, fino a posarsi su un' altura fino a quel momento deserta. La sua nuova dimora.
"Possiamo andare a conoscerli?" chiede Mausen.
"Io credo che non aspettino altro" replica Erik Josten.

SALUTI E BACI

Palazzo dei Vendicatori.

Thena posa le sue mani sulle spalle di Kro e lo bacia. "Dobbiamo recuperare il tempo perduto" dice poi l' eterna.
"Sì, sono d' accordo" afferma il deviante "Ma prima che ne dici se andiamo a trovare i nostri figli?".
"Dico che è una buona idea". E a braccetto, escono dall' edificio.
"Dunque, Huntara, è giunto per noi il momento dei saluti" dice intanto Vibraxas "Sicura che non vuoi riunirti a noi?".
"Per il momento no, N'Kano. Devo tornare su Altroquando a sorvegliare mio padre. Ma ho come la sensazione che ci rivedremo presto, prima di quanto immaginiamo".
Improvvisamente Devlor viene colto da degli spasmi. "Che ti succede?" avanza preoccupato Vibraxas.
"Tranquillo" dice lui "Durerà solo pochi secondi". Gli spasmi finiscono e Devlor torna al suo aspetto umano. "Del resto Reed Richards lo aveva detto che era solo un processo temporaneo" dice "Però mi ha lasciato dei composti: quando e se li ingerirò, tornerò al mio aspetto inumano".
"Dunque sentiremo ancora parlare di Devlor".
"Puoi scommetterci. Ma non dovevate dire qualcosa ai Vendicatori?".
"Ci sta pensando Sharon".
"Scott" chiama in quel momento la Donna Cosa "Io e i miei compagni abbiamo preso una decisione: condivideremo con voi la tecnologia dei tesseratti".
"Ti ringrazio, Sharon!" esclama Ant-Man "Vedrai che sapremo farne buon uso".
"Lo spero".
"Dunque torni su Asgard, Beta Ray Bill?" chiede Occhio di Falco.
"Sì, il mio compito è terminato. Ho parlato con Thunderstrike: la cattura di Bloodaxe e la ripresa dell' ascia paiono ancora lontane".
"Ti ringraziamo per il tuo aiuto: sei stato indispensabile".
"Riferirò a Thor di voi e dei vostri... cambiamenti".

SU, SU E VIA

Nova sfreccia per i cieli di New York, ripensando a quanto accadutogli su Xandar: ha parlato davvero con Rhomann Dey? O è stata solo una sua allucinazione? Forse tuttavia non ha senso porsi queste domande. Quel che conta è che è vivo e ha ridato speranza ad un popolo e ad un pianeta ancora sull' orlo del collasso, ma con le capacità di risollevarsi. Richard Rider ne è certo: presto o tardi avrà ancora a che fare con Xandar.
E Nova sfreccia ancora in alto nel cielo, indicato da entusiasti bambini.

FATHER, MOTHER & DAUGHTER

New Orleans.

Calano le ombre della sera su questa città, mentre Monica Rambeau bussa alla porta della casa dei suoi genitori. Viene ad aprirle Frank, suo padre.
"Mi è stato detto che mi cercavate" dice la donna "Che volevate parlarmi".
"Sì" conferma suo padre "Entra pure".
I due si recano nel salotto, dove ad attenderli c'è Maria, madre dell' eroina.
"Riguarda la mia relazione con Anna, vero?" chiede Monica.
"Dobbiamo farti una sola domanda" afferma Maria. Qualche istante di silenzio, poi:"Tu ami davvero quella donna?".
"Sì" risponde subito sua figlia "Con tutta me stessa. E comunque ha un nome, si chiama Anna".
"Allora" interviene Frank "Noi non possiamo far altro che lasciarti libera di compiere le tue scelte e non intrufolarci nella tua vita privata. Hai il nostro benestare".
"Vi assicuro che un giorno apprezzerete Anna per quello che è: una donna speciale. E le vorrete bene".
"Forse sarà così" replica Maria "Forse".

RITORNO A CASA

Slorenia.

Passano due giorni: gli altri componenti della famiglia reale inumana si riprendono dalle loro ferite e possono così tornare a casa. Una nuova, vecchia casa. Ad accoglierli ci sono Freccia Nera e Ahura, mentre poco dopo anche gli altri loro simili acclamano il loro ritorno. Ed è proprio mentre impazzano i festeggiamenti che Freccia Nera porta in disparte sua moglie Medusa: dovrà farle capire di Ahura, dovrà farle capire che il figlio che hanno generato un giorno potrebbe rivelarsi il loro peggior nemico.

LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA

Palazzo dei Vendicatori.

Visione osserva l' Arma Universale, rinchiusa all' interno di una speciale teca. Improvvisamente sente qualcuno alle sue spalle: si volta e trova Hank Pym.
"Dunque ce l' abbiamo fatta" afferma quest'ultimo.
"Sì, dentro di me ne ero certo" ribatte il sintezoide "I veri problemi... forse li abbiamo vissuti qui".
"Tu hai una personalità molto forte, Viz, mentre io a volte divento troppo fragile e do voce alle mie peggiori paure ed incertezze. Un mio tratto che sarà difficile mutare in poco tempo".
"Ce l'hai ancora con me?".
"Sì. Meno di qualche giorno fa, ma sì. Senti, ora devo recarmi per qualche tempo sulla Costa Ovest: a quanto pare Jen e gli altri non possono fare a meno di me. Tornerò qui tra un paio di settimane, quando il bozzolo di Lei sarà in procinto di schiudersi: sono curioso di vedere cosa accadrà".
Lo scienziato si volta per andarsene, ma Visione richiama la sua attenzione:"Hank, anche se forse non mi crederai, io sarò felice quando tu tornerai qui. Sei un elemento prezioso per noi". Giant-Man non replica ed esce dalla stanza.
E Viz rimane a contemplare l' Arma Universale, ponendosi una domanda: cosa accadrà quando in questa stanza si saranno accumulati troppi oggetti di potere. Ci sono molte persone che sarebbero pronte ad uccidere per questo. Il Nuovo Ordine, forse nient'altro che una nuova strada che conduce dritta all'inferno.

"Tutto qui" conclude Everett col fiatone "E ce l'ho fatta in tempo, manca ancora un po' all' alba e...".
"Aspetta, Ross" lo interrompe Nikki Adams "È davvero tutto qui?".
"Beh, so di non essere un superdotato, però...".
"Idiota. Mi riferivo alla tua storia: non so, è come se tu avessi lasciato dei punti in sospeso. E poi non ho capito perchè Rusk ce l' avesse tanto con te".
"Credimi, neanch'io l' ho capito. Ma adesso...". In quel momento risuona un trillo. "No, non ora!".
"Una chiamata al cellulare?".
"Ehm, non proprio". Everett tira dunque fuori una tessera.
"Cosa?" esclama Nikki "Ma è una communicard dei Vendicatori. Come l' hai ottenuta?".
"L' ho chiesta, era il mio sogno fin da bambino. Dopo alcune insistenze, quelle poche che connotano la mia persona, i Vendicatori me ne hanno fornita una".
"Poche, eh? Mi sa te che l' hanno concessa per sfinimento".
Un altro trillo. "Scusa, devo rispondere. Sì?".
"Mr. Ross" dice Visione comparendo sul piccolo schermo "Venga subito qui, abbiamo questioni urgenti di cui discutere".
"Ma veramente avrei da fare e...".
"Non è vero" interviene Nikki "È libero da impegni, da qualsiasi impegno".
"Molto bene" dice Viz "Allora la attendo".
"Mi scusi, Visione" chiede Ross "C'è un modo per spegnere questo coso?". In risposta, il sintezoide chiude la comunicazione.
"Cosa aspetti?" incita Nikki, spingendo il suo compagno "Ti stanno aspettando".
"D' accordo, d' accordo. Vado. Peccato, però, proprio sul più bello. Ehi, quasi me ne dimenticavo".
"Cosa?".
"Qu... Qu... Questo è tutto, gente!".
"Ross!".

MA NON È ANCORA FINITA

Spazio.

Sono passate poco più di due settimane dalla sconfitta di Ronan. E finalmente, dopo lunga attesa, Oort, gli undici Antichi dell' Universo al suo servizio e Aron entrano nel Sistema Solare.
"Non capisco perchè ci hai fatto attendere tanto" si interroga il Gran Maestro.
"Ogni cosa richiede il suo tempo" spiega Oort "Ed io aspettavo che la mia esca iniziasse a dare i suoi buoni frutti. Cosa che sta avvenendo ora!".

Palazzo dei Vendicatori.

Si sono aperte numerose altre crepe nel bozzolo di Lei, ma nulla lascia presagire quello che sta per accadere. Improvvisamente una luce accecante si propaga dal bozzolo, costringendo Fabian Stankowicz a ripararsi gli occhi con le mani.
"Dannazione" esclama "Cosa... Mr. Pym! Venga subito qui, mr. Pym!".
Subito dopo la luce cessa: il bozzolo si apre completamente e ne esce una figura femminile, dalla pelle dorata e di incomparabile bellezza. Lei rimane in piedi solo per un secondo, poi crolla riversa sul pavimento.
Nessuno dei Vendicatori può intuirlo al momento, ma questo evento segna l' inizio della più grave crisi di questi ultimi anni: una crisi che lascerà profonde cicatrici.

Luna. Base della Guardia dell' Infinito.

Adam Warlock avverte il riemergere di Lei: impassibile come sempre, si reca nelle sue stanze private. Lì un bozzolo lo attende.

FINE

PROSSIMAMENTE

Inizia Infinity e molte cose cambieranno